Leica Militari per U.S.A.

 

Pp.Ghisetti

Le forze Armate americane si sono servite largamente nel tempo di materiale Leica di tutti i tipi, sia per quanto riguarda le macchine che gli obiettivi, specie dopo che, nei primi anni Cinquanta, fu costituita la Leitz Canada, a Midland nello stato canadese dell’Ontario, grazie anche agli enormi incentivi diretti ed indiretti che vennero offerti alla Leitz dallo stato dell’Ontario e dal sindaco di Midland in persona. Il capo del dipartimento ottico della Leitz Midland era Walter Mandler, uno dei più noti e rispettati progettisti ottici di tutti i tempi, cui si devono decine di ottiche per usi civili e militari, e che ha fatto la fortuna di questa azienda, impostando la produzione sui risparmi industriali e tecnologici, senza inutili sprechi, creando alla Leitz Midland la reputazione di fabbrica di riferimento per le ottiche militari. Si può tranquillamente affermare che la Leitz di Wetzlar deve la sua sopravvivenza alle importanti commesse militari (anche scientifiche e private) della Leitz Canada, che, sotto la Presidenza di Guenther Leitz, ha permesso, grazie alla combinazione di abbattimento delle tasse, dei costi e della progettazione in loco, di far superare alla Casa Madre un periodo di crisi senza precedenti.

Nell’immagini sottostanti vediamo (foto a sinistra) a destra Otto Geier, supervisore del reparto ottico di Midland con un giovane Mandler, mentre l’altra immagine (a destra) è stata soprannominata i 3 Walter: al centro Mandler, a sinistra Kluck, capo Marketing, a destra Bauer, Capo produzione. Infine la fabbrica di Midland. L’acronimo ELCAN che compare sulle ottiche è la contrazione di Ernst Leitz Canada.



Occorre rimarcare che la Leitz Canada operava fuori dalle pastoie burocratiche della fabbrica di Wetzlar, molto lenta nella progettazione e realizzazione ottica negli anni Settanta, pertanto era molto veloce nell’eseguire progetti ed esecuzioni di ordini particolari, anche di piccole quantità produttive. Probabilmente la Leitz Canada per 25 anni (1965-1990) è stato uno dei centri ottici mondiali, specie per le forniture militari, producendo moltissimi pezzi fuori dal’ordinario anche per satelliti spaziali. Purtroppo la società Rayethon, che ha rilevato la Leitz Canada non ha permesso alcuna divulgazione delle precedenti realizzazioni, pertanto tutto quello che si conosce di questa enorme produzione specializzata è solo a causa di ritrovamenti ed induzione, ma non è certo una lista completa.

L’organismo USA preposto all’acquisto e all’uso delle apparecchiature fotografiche era, ed è tutt’ora, il Signal Corps, fondato già ai tempi della Guerra Civile, incaricato a tutti i tipi di comunicazioni delle tre armi principali. Il motto del corpo, che compare anche nella bandiera è Pro Patria Vigilans. Tutte le attrezzature illustrate, specificatamente concepite per le forze armate USA, riportano sempre i numeri del contratto della commessa militare.

E’ chiaro che, essendo le Forze armate americane dotate di budget giganteschi, non si è mai badato a spese per quanto riguarda le attrezzature fotografiche, onde per cui si è assistito ad un proliferare di apparecchiature fotografiche estremamente particolari ed avanzate, fuori dai normali circuiti commerciali. Mentre nei precedenti articoli dedicati alle Leica delle Forze Armate Inglesi, tedesche, italiane e Svedesi abbiamo passato in rassegna Leica di serie adattate all’uso militare, magari con verniciature e lubrificazioni speciali, qui assistiamo invece ad attrezzature del tutto particolari, con caratteristiche spesso sconosciute o solo parzialmente descrivibili. Inoltre i prezzi stratosferici di queste attrezzature, ben lontani dalle quotazioni delle normali Luftwaffe Eigentum o simili, pongono le macchine per le Forze Armate americane in un empireo a sè stante, quasi a livello museale. Pochi o pochissimi appassionati hanno avuto il privilegio di poter osservare da vicino questi autentici capolavori ottici e meccanici, che danno la prova, una volta di più dell’eccellenza Leitz-Leica nel campo fotografico, certificata dall’approvazione delle Forze Armate più potenti del mondo, tra le quali la Marina è forse quella maggiormente interessata, potendo contare, tra l'altro, di una aviazione propria.

Vediamo pertanto una rassegna di queste speciali attrezzature Leitz-Leica, sicuri che molte altre giacciono in magazzini o depositi, nascoste o misconosciute.

 

Macchine

-          Leicaflex SL NAVY con Elcan 75/2

Una normale Leicaflex SL nera del 1970, marcata nel fondello come proprietà della Marina (Navy), e nr serie 1244640,  con lo speciale Elcan 75/2, appositamente creato per la stessa (in parallelo con lo ApoTelyt 180/3,4) e mai immesso nella produzione civile. Il prezzo di questo kit raggiunge attualmente i 100.000 euro. Molto difficile conoscere le reali possibilità ottiche di questo Elcan/Summicron, ma riteniamo che fossero già estremamente avanzate e prefigurassero la versione Apo 75/2 per M - L'ottica porta l'incisione in bianco Lens Made in Canada, e la sigla 341-0010 probabile decimo esemplare della produzione, non quantificaile.






Leicaflex  SL NAVY

Una Leicaflex SL cromata marcata sul retro come U.S.NAVY - Cont F -4200 - 70- F- 1274. Il numero di matricola sul fondello 1200347 non compare nei cataloghi Leitz, in quanto la sequenza numerica ufficiale effettua un salto di numerazione.


IIIg Navy

Una IIIg appartenente alla Marina, riportante l'incisione sul retro Prop. of U.S.NAVY  173 (Proprietà della Marina degli Stati Uniti), N° 131367. Il Sumamr 50/2 porta anch'esso il suo numero speciale 173-200445. La macchina apaprtiene ad uno degli ultimi lotti di IIIg costruite nel 1957.



-          Leica UnderWater KG-24A

Una custodia subacquea adatta a contenere una M4 con ottica Elcan 15,3mm da 90° (ELCAN C240) causa la rifrazione dell'acqua divemtava appunto un 21mm da 90°: costruita in soli 50 esemplari per la Marina (Navy), col caratteristico colore arancio simbolo del Signal Corps, pochissime sopravissute, estremamente rara. Per l’uso con questa custodia si conosce anche un Elcan 21/4. Da notare: la sigla Leica UW, le due impugnature laterali, la staffa porta flash, la leva di carica molto avanzata, le manopole per manovrare tempi (carter superiore) e diaframmi (frontale), il numero del contratto in basso con l’obiettivo marcato Made in Canada.

Notare che gli esemplari illustrati (3 diversi) possiedono ognuno caratteristiche particolari.

Una di queste custodie è stata aggiudicata da WL-W nel 2011 per 150.000 dollari.

Naturalmente gli obiettivi forniti per questa speciale applicazione tenevano conto dell’indice rifrattivo dell’acqua di mare.

Si conosce che la Leitz ha sviluppato tutta una serie di custodie subacquee per la Marina Americana, non solo per fotocamere35mm, ma anche per fotocamere medio formato e cineprese, anche TV.


 

La UnderWater Camera al Museo Leica di Wetzlar

-          KE28B Maurer

Fotocamera speciale con formato 6x6cm, adatta per riprese aeree, realizzata dalla J.A. Maurer Inc di New York, negli anni Sessanta durante la guerra del Vietnam. Monta un obiettivo Leitz Canada di 6 inch (circa 150mm) f/2,8. Macchina e accessori sono contenuti in una robusta valigetta di metallo. La macchina pesa 2,6kg, possiede un semplice mirino a traguardo e una grossa leva per far avanzare la pellicola (da 50/100 pose su pellicola perforata) e caricare l’otturatore a tendina metallica. Nel carter posteriore si trovano le indicazione dell’accoppiata tempo e diaframma in quattro diverse situazioni di luce. La macchina è dotata di due impugnature, una grossa di serie, ed una seconda avvitabile, per stabilizzare il complesso durante il volo. Sull’ottica è presente un filtro neutro, mentre nella valigetta si trovano due ulteriori filtri gialli, (ad incastro a molla) di diversa gradazione, per aumentare il contrasto in caso di foschia.

Per questa macchina la Leitz Canada aveva studiato anche un altro obiettivo Elcan, un 12 inch f/4, (300mm), completo di filtro giallo, rimasta allo stadio di prototipo.

 Complessivamente una macchina artigianale sovradimensiona, costruita come un bulldozer, per uso intenso, dotata di un obiettivo Leitz estremamente particolare.

Alcune delle ottiche citate erano anche prodotte per la fotocamera inglese Vinten F95 per ricognizione aerea, che normalmente usavano ottiche Taylor & Hobson, usata sugli HS Harrier, aerei a decollo verticale, ampiamente usati dalla Royal Navy nel 1982 nelle guerra delle Falkland-Malvinas.Vedi foto sotto.

 


 

-          Leica KE-7A

Esatta denominazione: Camera Still Picture KE-7A. Si tratta di una particolare versione della M4, risalente ai primi anni Settanta, appositamente concepita per l’Esercito americano, adatta a funzionare perfettamente anche a temperature estreme, sia calde che fredde. Curiosamente non compare mai sulle istruzioni  la parola Leica. Di solito fornita con l’obiettivo Elcan 50/2 a 4 lenti ma possedeva in dotazione anche il raro Elcan 66/2, un obiettivo complesso ad altissima risoluzione; venduto nel 2014 per 184.000 dollari. La KE-7A rimane l’unica Leica militare che è stato possibile acquistare da nuova, in quanto una parte del lotto ordinato (505 esemplari in tutto) è stato messo successivamente in vendita. Non rarissima ma con quotazioni tra i 15/20.000 Euro.

La scheda completa qui.

 

-          Leica M2 Grau

Denominate in inglese anche M2 Grey: 20 esemplari preparati dal nr1005751 al nr1005770, per il Governo americano nel 1960, con finiture cromate, 4 cornicette nel mirino, compreso il 135mm e caricamento rapido tipo KS15-4. Soprannominate erroneamente Grau LuftWaffen. Rarissime.


-          Leica KS-15-4

Una particolare versione per la Marina della M2 (talvolta denominata M2S) con caricamento rapido, che poi comparirà sulla futura M4. La macchina non riporta nessuna sigla particolare, mentre i numeri di contratto identificativi appaiono sulla borsa corredo, contenente macchina, accessori vari, Leicameter e obiettivi 50/2 DR e 135mm f/2,8 con occhiali. Talvolta sul fondello si trova l’identificazione della Base navale di appartenenza. Un numero di esemplari in surplus rispetto al contratto (di 874 pezzi ufficiali in due lotti)  verrà messo in vendita some M2R, nel 1969/70.

-          Leica IIIc K

Rara versione consegnata alle Forze Armate americane con ordine 3152 del 7 luglio 1945 (stampa sul retro), appena dopo la fine della guerra. Macchina al tempo molto ambita, perché costituiva l’apparecchio Leica più avanzato, a quasi esclusivo uso militare. Sulle origini della IIIcK, vedere qui.

-          Leica MS

Un straordinario apparecchio Leica appositamente costruito nel 1962 per la Marina Americana (Navy), per la ricognizione a bassa quota, durante la crisi dei missili a Cuba. Fu usato sugli apparecchi americani per fotografare da vicino le navi sovietiche che trasportavano i missili verso l’isola cubana. La fotocamera è una Leica MD, fabbricata in Canada, modificata con solo 3 tempi di otturazione, ovvero 1/250-500-1000sec, in finitura grigio-martellata. Completano la fotocamera: fondello normale, maggiorato, con impugnatura a scatto singolo, uno speciale motore dotato di impugnatura e grilletto appositamente costruito dalla LNY per scatti in sequenza, uno speciale Elmarit 135mm f/2,8 con messa a fuoco bloccata su infinito, montato su di un Visoflex III. In alcuni esemplari al posto del Visoflex appare un tubo di prolunga. Era anche disponibile un Summicron 90/2. Di questa combinazione furono realizzati solo 6 esemplari (nr.3490-3495). Secondo Lager 10 esemplari al massimo. Talvolta era presente anche un grosso mirino, per facilitare l’inquadratura: questo possedeva due sole cornicette  da 90 e 135mm, con croce al centro, vedi sotto.

Un reperto storico-tecnico eccezionale, che ha contribuito grandemente alla risoluzione della famosa crisi.

Battuto da WL.W a 90.000 euro nel 2009.


Notare qui sopra la particolare disposizione e numero dei tempi di otturazione.

Probabilmente usata sugli F8U-1P/RF-8A, versione da ricognizione degli Vought F-8 Crusader, sotto.

 

-          M4-MOT

Una fornitura non quantificata di questo speciale apparecchio motorizzato per la Marina (Navy):  come spesso accade alla macchine della Marina, anche queste erano arruolate con un semplice talloncino posteriore o sul fondello che ne accertava la proprietà col numero di matricola.

Rare.

CINEPRESE

Combat Gun nr9

Una cinepresa per uso di ricognizione aerea

articolo completo qui

-          Kardon


Durante la IIa Guerra Mondiale, di fronte alla enorme richiesta di fotocamere da 35mm per le Forze Armate Americane, impegnate progressivamente su ben tre diversi fronti, Pacifico, Africa e Europa, Il Signal Corps, dopo il rifiuto della Kodak ad inoltrarsi nella produzione di una fotocamera di qualità di piccolo formato, chiese alla LNY se fosse in grado di fornire alcune migliaia di Leica IIIa. Purtroppo, a causa del blocco d’importazioni dalla Germania, ciò fu ritenuto impossibile, pertanto la LNY passò la richiesta alla Premier Instrument Corp., di Peter Kardon, nato ad Odessa in Russia nel 1886. Questi, realizzando che non era in grado di organizzare una linea di produzione che riproducesse la sofisticata meccanica Leitz, dopo aver assunto 200 operai specializzati, fece ridisegnare, semplificandola per una produzione meno critica, la meccanica di una Leica e acquistò tutte le apparecchiature necessarie alla produzione, installandosi  in West Huston Str, a New York. Sul corpo fece installare un ottimo Kodak Ektar 47mm f/2, dotato di una rotellina per la messa a fuoco.

Purtroppo quando le prime macchine furono prodotte (denominate American Made Leica Camera) si era arrivati al 1945, per cui, con l’avvicinarsi della fine della guerra, l’ordine fu ridimensionato e poi annullato.  Un insuccesso commerciale totale.

Kardon pertanto decise nel 1947 di vendere le macchine rimaste sul mercato civile, ma queste risultarono troppo care per il mercato americano, per cui se ne vendettero solo circa 2000 pezzi, a prezzi sempre più ridotti.

Tuttavia l’ingegnoso Kardon decise di cambiare la lubrificazione della fotocamera, con grafite siliconata, per farla funzionare anche a basse temperature, e aumentò i controlli di produzione.

Purtroppo nel 1948 Kardon morì e non riuscì a vedere il successo della sua creatura: l’Esercito Americano si ritrovò impegnato nella Guerra di Corea, con inverni a temperature bassissime, e pertanto acquistò un lotto delle nuove fotocamere da 990 pezzi, seguito da un successivo ordine di 664 esemplari. Altri 2/300 esemplari furono vendute ai civili. Queste seconde Kardon, che vengono incontro alle direttive dell’Esercito denominate PH629/UF (funzionamento a prova di polvere e corrosione, con temperature comprese tra i -56° e +71°) sono considerate appunto le Military Kardon. La Kardon risulta essere una copia della Leica IIIa, con due aggiunte tratte dalla IIIb. La principale innovazione è costituita dalla grossa ghiera di avanzamento pellicola, incorporante anche il contafotogrammi, con il pulsante di scatto rialzato  e una levetta aggiunta ai tempi lenti,  per poter scattare e manovrare la macchina con i guanti. La macchina era completata dalla propria borsa pronto.

La produzione cessò alla metà degli anni Cinquanta con la fine della guerra di Corea e il ritorno delle Leica sul mercato americano. Come nel caso delle Reid inglesi, essendo nata principalmente come macchina militare, le Kardon si trovano più facilmente con l’apposita targhetta militare sul retro, mentre solo i modelli civili possiedono il numero di serie sul carter superiore sotto il marchio. Da notare che i modelli civili non possiedono i particolari  per operare con i guanti.  Complessivamente tuttavia la Kardon, pur essendo un’ottima fotocamera, anche innovativa, fu un totale insuccesso commerciale che portò al fallimento la  Premier Instrument Corp, in quanto il prezzo di vendita all’Esercito era stato calcolato su una produzione minima di 6000 pezzi.

E’ interessante notare che l’Esercito americano, con la KE-7A, replicherà le richieste per una fotocamera con le stesse caratteristiche di funzionamento.

 

 

        Uno dei simboli dell'Aviazione Statunitense, utilizzato da ben 11 Nazioni diverse: McDonell Douglas F4 Phantom fotografato dall'Autore al Museo dell'Aviazione di Rimini, sullo sfondo la rocca di S.Marino.

 

 

Obiettivi

 

-          Elcan 180/3,4

Versione originale del noto obiettivo, poi venduto anche in versione civile: sull’obiettivo e sulla scatola originale appare il numero di contratto 303-0059, mentre curiosamente, sempre sulla scatola, l’obiettivo viene definito f/3,5.

La scheda completa qui.

 Elcan 450mm f/5,6

Della stessa serie speciali di ottiche ELCAN per la  US Navy faceva parte anche questo 450mm f/5,6, R, apocromatico, mai messo in produzione



-          Elcan 90/1

Rarissimo obiettivo speciale super luminoso, costruito in soli 10 esemplari per la Marina; non possiede accoppiamento telemetrico ed è fornito di  3 anelli per una messa a fuoco a distanze prefissate, ovvero a 20-50-100 metri (o miglia?). Composto da 8 lenti in 6 gruppi. Possiede l’incisione : U.S. Navy Property, NAVPHOTOCEN, Wash D.C., con aggiunto il numero di contratto 62844-101021. L’ottica è dotata di attacco per il cavalletto. Sembra che sia stato concepito per fotografare in luce scarsa i sommergibili russi, in accoppiamento a un fascio luminoso all’infrarosso. Venduto nel 2015 per 84.000 euro.



-          Elcan 21mm f/4

Rarissimo prototipo, formula 251, di un’ottica usata per fotografare dagli oblò dei sommergibili, fornita con corpo M4-P, completa di adattatore e scheda tecnica della Leitz Canada, Notare come, a causa della rifrazione dell’acqua, l’angolo di campo passa da 91° a 76°. La Leitz, nel foglio di istruzioni, si vanta di aver ottenuto lo stesso grado di correzione ottica delle ottiche per fotografia aerea, grazie ad un sistema brevettato di un front dome, posto tra l’ottica e il vetro del sottomarino.

Di questo speciale obiettivo si conoscono solo 2 esemplari.

 

Elcan 35/2,8 C

Ottica per cinepresa 16mm N9 denominata Leica Camera Gun, vedi sopra, con diaframma sino a f/22.  Completa di 2 filtri Type III, uno Giallo e uno incolore, denominato Colorless. Pur essendo Marcato ELC Ltd- Midland Ont, non è segnato come ELCAN. La cinepresa N9, anch’essa costruita dalla ELC, possedeva anche un luminoso 25/1,4 e portava le istruzioni e il pannello di controllo su entrambe le fiancate. Alimentata a 24v, possedeva 3 velocità di ripresa, ed era concepita come la  Maurer, ovvero un parallelepipedo estremamente robusto e funzionale senza fronzoli, dal peso d 1,5kg. La cinepresa era montata su caccia e bombardieri NATO coassiale alle armi per documentare la precisione di tiro. Da qui la denominazione Camera Gun, ovvero Cinepresa –Arma. Vedi qui.

 

 

-          Ottiche  con incisioni

Alcune ottiche d’epoca, probabili acquisizioni belliche o post belliche, probabilmente da accoppiare alla IIIcK, portano incisioni riferite all’Esercito USA.

Vediamo:    Elmar 50/3,5 con incisione Prop US Army, ovvero Proprietà dell’Esercito (Army)

                  Hektor 135/4,5 con incisione Property of the U.S. Government, proprietà del Governo;

                  Hektor 135/4,5 con incisione Prop U.S. Army



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Sui prototipi di obiettivi ELCAN si può vedere anche  qui

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Si ringrazia W-L Wien