Leitz Camera Gun n.9
Pp.Ghisetti
Si
tratta di una cinepresa 16mm, risalente probabilmente alla fine degli
agli anni Cinquanta, concepita per usi bellici da
montare su aerei americani e poi, grazie ad un accordo
intergovernativo, su quelli
canadesi e NATO, in particolar modo F-104 Starfighter G da
ricognizione, costruito in Canada sotto licenza, e dotato ognuno di tre
cineprese.
La costruzione è effettuata dalla Leitz Canada, (sotto la sede a
Midland, Ontario), come è uso per queste apparecchiature militari
specializzate e specifiche.
La costruzione di questo
apparecchio da ripresa appare totalmente diversa da quella tipica Leitz
dell'epoca, ma improntata alla massima semplicità d'uso, robustezza
assoluta e chiarezza di istruzioni, stampate anche sull'apparecchio.
La cinepresa, costruita interamente
in metallo, dal peso di 1650g, ha forma di parallelepipedo
perfettamente squadrato, (misure 14,5x8x 6,5cm), senza nessuna concessione all'estetica ed è
composta da due pezzi distinti: la parte motore con tre velocità d'uso,
dal peso di 1200g, alimentata (con una tensione di ben 28volt)
attraverso una grossa spina a contatti multipli e il vano pellicola,
apribile per caricare la pellicola stessa. I due pezzi sono tenuti
insieme grazie ad una staffa mobile, semplicissima e robustissima. Il
movimento del motore viene trasmesso al magazzino porta pellicola
attraverso due ruote dentate (una attiva sul vano motore, una ricevente
sul portapellicola, perfettamente combacianti e montate a raso. Un
meccanismo semplicissimo, robustissimo e efficace.
La cinepresa è fornita di 4 fori filettati superiori e altrettando
nella parte inferiore, per poter essere adeguatamente fissata nella
esatta posizione predisposta dell'apparecchio.
I particolari obiettivi dedicati sono ad innesto a vite.
Una volta sganciata la staffa posteriore i due pezzi possono essere separati ed possibile caricare la pellicola da 16mm.
Il caricatore MK3 è marcato sia in
esterno che all'interno dalla nota sigla Ernst Leitz Canada e i vari
numeri di matricola militari. All'interno il senso di carica della
pellicola,(per una lunghezza di 50 feet, equivalente a 15metri) è chiaramente indicato da frecce. Sulla
cinepresa sono applicate delle tabelle metalliche che chiariscono tutto
il funzionamento della cinepresa con le varie velocità di ripresa (16 -
32 - 64, in modo da ottenere effetti di rallenty separati)
e le diverse combinazioni tempo-diaframma, in base alle tre
situazioni-base di luce disponibile. Non manca anche una
targhetta vuota (Data Card) su cui memorizzare alcune combinazioni o
note d'uso. Questo perchè evidentemente gli addetti alla ripresa
cambiavano spesso, e occorreva uniformare le procedure di ripresa
indipendentemente dall'operatore impiegato.
Le ottiche per questa cinepresa
possiedono una particolare montatura: sono dotate di una mezzaluna
protettiva intorno al barilotto, portante tutte le indicazioni del
contratto, i vari numeri di matricola e il nome del costruttore ben in
chiaro. Gli obiettivi, con diaframma sino a f/22, sono:
ELCAN 35/2,8
ELCAN 25/1,4
Lo schema ottico è sconosciuto, ma è probabile che si tratti di un disegno a Doppio Gauss: interessante
notare che la differenza di due stops tra le ottiche indica un uso
normale e un ulteriore uso probabilmente serale o notturno, con pellicola cinematografica ad alta sensibilità
Il fissaggio delle ottiche è
semplice e efficace, ovvero con viti e bulloni, a conferma della
spartanità e semplicità concettuale di questo apparecchio, ove tutto è
pensato alla robustezza generale. E del resto se si considerano le
accelerazioni degli aerei da caccia, le virate, picchiate, e non ultimo
i colpi degli aerei e della contraerea nemica
(per gli aerei americani impegnati nella guerra del Vietnam), la
costruzione semplice e robusta appare necessaria e obbligatoria.
In dotazione vi sono anche due
filtri passo 20mm, per le ottiche: uno skylight per la foschia e un
filtro giallo per aumentare il contrasto con le pellicole in b/n.
Come capita spesso con le
apparecchiature militari le notizie su questa particolare cinepresa
sono carenti e le poche disponibili confuse e contradditorie.
Ogni intervento aggiuntivo o chiarificatore sarà altamente apprezzato.
Un eccezionale esempio di
progettazione specifica della ELC e della sua capacità progettuale e
realizzativa sia nelle apparecchiature civili che in quelle militari.
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