Prototipi Leicaflex

PP.Ghisetti








Disegno di Willi Wisesner per una Leicaflex con esposimetro incorporato e diaframma automatico, registrato il 22 gennaio 1965, con la maquette non funzionante realizzata come prova generale, l'ottica è un 55/2,8 mai messo in produzione, vedi anche sotto.

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Al Museo Leica appartengono questi diversi prototipi della prima Leicaflex, prodotta a partire dal 1964, che illustrano le diverse opzioni dei progettisti:

 - con cellula al Selenio esterna montata sopra l'ottica, come la Voigtlaender Bessamatic, con progetto risalente al 1963 a firma Paul Nauman e Ludwig Leitz-
da notare l'ottica Elmar 55/2,8, mai messa in produzione. L'apertura del dorso presenta due mollette, poi scomparse nella versione di serie.

 - con doppio mirino intercambiabile, pentaprisma e pozzetto, senza esposimetro, come la Zeiss Ikon Contarex Special, in più anche il vetrino era intercambiabile.
 Il primo prototipo, senza autoscatto, è ancora senza nome, mentre l'ottica è un 50/2. Inoltre al mirino pentaprisma manca la staffa per il flash. Il secondo prototipo,
 con nome, possiede l'autoscatto e le mollette di apertura del dorso, mentre ad entrambi i mirini (il pentaprisma ha cambiato forma rispetto al precedente) sono
 state aggiunte le staffe per il flash. In entrambi i prototipi si nota a sinistra del mirino il pulsante di sblocco dello stesso.
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 - con motore di avanzamento, qui mostrato sezionato per visionare i vari componenti;
la macchina appare già essere quella definitiva. Notare gli anelli per la cinghia anche sul motore.
Di questo prototipo esiste anche la versione nera dotata di motore.
 Ricordiamo che la prima Leicaflex motorizzata è stata la SL2 nel 1969, nella speciale versione MOT.(vedi scheda).




Leicaflex 18x24mm

Verso la metà degli anni Sessanta il sistema Olimpus Pen mezzo formato aveva conosciuto un buon successo commerciale, anche se di breve durata. La Leitz oltre alla Leica 72 mezzo formato, vedi qui, aveva anche allo studio una particolare versione della reflex, denominata appunto 18x24. Questa macchina, sviluppata da Willi Franke in 5 anni di ricerche, possiede uno speciale ed unico Summicron 35/2 per mezzo formato, disegnato da Helmutt Mueller. L'otturatore, completamente diverso dal solito Leica, è mutuato da quello delle fotocamere Rotor e Pen. Il progetto, iniziato agli inizi degli anni Sessanta, fu fermato nel 1967 a causa del tracollo delle vendite delle macchine mezzo formato. Nel prototipo si notano: leva invertita, contafotogrammi esterno, innesto ottiche di nuova concezione, fessura pellicola verticale, ghiera dei tempi di otturazione mutata da quella per la normale Leicaflex. Tutta l'impostazione della macchina segue la tecnologia del prisma di Porro per la visione reflex, per dare all'apparecchio il carter superiore piatto e compatto .Da rimarcare infine che mentre la Leica 72 ha avuto una produzione, anche se limitata, la Leicaflex 18x24 è stata bloccata a livello di prototipo e non più sviluppata ulteriormente.




Notare nell'immagine di destra la posizione dello specchio a movimento orizzontale.