Elmar 90mm f/4
Versione a baionetta M
Pp.Ghisetti
Oltre allo speciale Elmar 3 lenti, vedi qui, l’obiettivo Elmar da 90mm
f/4 ha conosciuto altre due versioni in baionetta M, naturalmente
sempre con lo schema ottico di 4 lenti in 3 gruppi. Le vediamo qui di
seguito:
- Versione a barilotto
rigido, direttamente derivato dal glorioso Elmar con passo a vite
39x1m, ottica che dal 1931 ha costituito la base del corredo per Leica.
Si tratta dell’ultima variante produttiva dotata appunto di baionetta
M, prodotta tra il 1954 e il 1968. Con cod ELANG-M, poi ELGAM, infine
11130. Diaframma minimo a f/32, con ghiera senza scatti.
Il barilotto esiste in due versioni, con scala delle distanze in metri e doppia scala delle distanze, in metri e feet.
Peso di 290g, mdmaf a 1metro, filtri E39, paraluce IUFOO, vedi qui.
25.000 pezzi prodotti.
La testa svitabile lo rende adatto all’uso con Visoflex, per le varie combinazioni vedi qui.
Obiettivo di grande successo anche per le Leica M, causa peso limitato,
ottima maneggevolezza, basso contrasto a f/4 ma buona resa complessiva,
specie nella zona centrale a f/5,6, plastica e tridimensionale, con un
prezzo favorevole. Vedi test MTF in fondo all'articolo.
Nelle immagini è illustrato anche un prototipo della Leitz Canada, con la classica numerazione.
- Versione rientrante
Al pari dei 50mm anche il 90/4 ha avuto una versione collassabile, per
permettere una migliore trasportabilità nella normale borsa pronto,
grazie alla compattezza del complesso macchina –obiettivo. Questa
particolare versione, anch’essa in produzione dal 1954 al 1968, ha
avuto il cod ILNOO, mentre i codici numerici erano 11131 per la
versione con scala delle distanze in metri (con o senza indice per
l’infrarosso) e 11631 per la versione con doppia scala delle distanze,
in metri e in feet. Le scanalature delle ghiere di messa a fuoco sono
diverse tra le due versioni, vedi immagine. L’ottica, lunga 8cm diventa
di soli 4,5cm una volta rientrata; da notare che per collassare l’Elmar
occorre posizionare la ghiera delle distanze su infinito.
Per proteggere l’obiettivo rientrato era disponibile lo speciale tappo posteriore IROOW.
Naturalmente lo schema ottico è sempre il classico Elmar, di 4 lenti in 3 gruppi.
Il peso a causa della complessa montatura arriva a 340g, il paraluce rimane lo IUFOO, la mdmaf sempre di un metro.
Costruzione meccanica semplicemente eccellente, con diaframmi a scatto,
senza giochi né forzature. Alla base del gruppo ottico rientrante è
presente un anello di vulcanite, per attutire il movimento. E’ stato
fornito solo in baionetta M, con circa 25.000 pezzi prodotti.
La resa ottica è identica alla versione rigida.
Non consigliabile l’uso su M5 e CL per non danneggiare la cellula esposi metrica, nel movimento rientrante.
Da notare che si conoscono due
esemplari di Elmar 90/4 collassabile con
innesto a vite 39x1m, con un caratteristico anello nero superiore,
presenti al Museo Leica, risalenti al 1946, vedi sotto. Il che
dimostra che l’esigenza di un tele compatto e rientrante era già
presente, a cavallo della II Guerra Mondiale, nella mente dei
progettisti Leitz. A causa della bellissima finitura potrebbe tuttavia
anche trattarsi di un ordine speciale. Curiosamente questo obiettivo appare anche in una brochure Leitz.