H E K T O R 5 cm. f 2,5
PP.Ghisetti
Il primo obiettivo luminoso per Leica, progettato da Max Berek, in
montatura rientrante,e denominato così dal nome del suo cane, montato
inizialmente nel 1930 in 1330 esemplari come ottica fissa,senza numeri
di matricola propri e senza pomello di blocco delle distanze. Alcuni
esemplari di questo gruppo furono anche forniti senza accoppiamento al
telemetro, per la prima Leica ad ottiche intercambiabili.
Seguirà poi la produzione con passo a vite 39x1 con gli hektor50
accoppiati al telemetro in 9646 esemplari.Catalogato sino al 1939.
Curiosamente dopo la guerra ne furono costruiti ulteriori 71 pezzi su
richiesta.
Se si pensa che l'Elmar f/3,5 fu prodotto in oltre 360.000 esemplari, i
circa 10.000 pezzi dell'Hektor50 ne dimostrano la scarsa richiesta.
Codice inizialmente Hektor50 poi mutuato in HEKTO, 6 lenti in 3 gruppi
cementati a doppietto, distanza minima 1 metro, peso 155g e adattabbile
al paraluce variabile FIKUS,
vedi scheda.
Interessante notare che nelle Leica ad ottica fissa l'Hektor fu siglato
50mm, mentre poi, divenuto ottica intercambiabile, fu denominato 5cm.
Inizialmente fornito in finitura Nickel poi successivamente anche
cromato durante gli anni bellici, (cod HEKTOCRHOM) oggi abbastanza
raro, come nelle immagini.
Essendo una delle prime lenti progettate per Leica e la prima luminosa,
oggi l'Hektor50 può lasciare perplessi: una evidente aberrazione
sferica,
specie alle brevi distanze e un contrasto molto basso a TA sono le
prime impressioni che si ricavano nell'uso pratico. Tuttavia tra f/4 e
f/5,6 l'immagine subisce un visibile incremento che la rivaluta
pienamente, anche se, come sempre, dovrebbero essere i primi diaframmi
di lavoro ad essere i più convincenti. La vignettatura a TA è
abbastanza evidente e superiore al contemporaneo Elmar f/3,5.
L'Hektor50 5/2,5 è stato il primo obiettivo Leitz a portare questo
nome,
seguito poi da una serie di ottiche da 2,8; 7,3; 12,5 e 13,5cm.