Summicron 90/2
IIIa versione
Pp.Ghisetti
Nel 1980 viene presentata la versione totalmente rifatta dello storico
Summicron 90/2 SEOOF-M, con cod 11136, e uno schema ottico ridotto da 6
a
5 lenti, con un barilotto di soli 410g di peso, ben 250g in meno della
versione precedente. Il paraluce, estraibile, è inizialmente dotato
anteriormente di un gradino e copre la ghiera del diaframma, inoltre il
numero di
matricola non è posizionato anteriormente, come al solito, ma nella
parte posteriore del barilotto, passo filtri E49. Mdmaf a 1 metro. Made in Canada. E'
presente la lunghezza focale dell'ottica riportata alla base del
barilotto.
In questo modo l'ottica non poteva essere utilizzata col paraluce
abbassato, in quanto questo bloccava la ghiera del diaframma: pertanto
nel
1982 dalla matricola 3.177.210 si passò al classico paraluce liscio e
il numero di matricola fu riposizionato nella ghiera anteriore, come da
tradizione, inoltre il passo filtri fu trasformato in E55, perdendo
anche un paio di millimetri in lunghezza del barilotto. Lo schema
ottico rimase immutato, mentre scompare la scritta
Made in Canada.
Questa versione non possiede la parte anteriore ottica svitabile per Visoflex, contrariamente al suo predecessore.
Da notare che questa versione viene anche comunemente chiamata talvolta e impropriamente IIa versione,
anche se tecnicamente sarebbe la Terza, considerando che la primissima
versione comprendeva le sottoversioni SOOZI e SEOOF-M, tuttavia essendo il
Summicron 90/2 SOOZI-M prodotto solo con passo a vite 39x1 (la baionetta
M fu applicata a pochissimi esemplari), si è ingenerata questa
classificazione, unificando spesso le due prime versioni produttive
SOOZI e SEOOF-M.
Nel 1992 ne è stata realizzata una versione Silver, con cod
11137, col peso portato a 685g, causa il barilotto in
ottone, in almeno 4500 esemplari.
La produzione si è prolungata sino al 1998, soppiantato poi dalla versione Apo Asferica, vedi
qui
Totale complessivo di circa 30.000 pezzi prodotti.
Le prestazioni a TA e a f/2,8 non sono eccezionali, come anche
dimostrato dal grafico di Qualità del Centro Studi Progresso
Fotografico, con un contrasto medio e
buona planeità di campo, da f/4 la resa appare particolarmente
ottimizzata in asse, con vignettatura contenuta a mezzo stop a TA.
Purtroppo c'è una caduta di qualità a distanza ravvicinata. La
minimizzazione di peso e ingombri, come successo anche in altre ottiche
Leica M, porta a prestazioni sotto tono, che verranno rivalutate con
l'avvento delle lenti asferiche, in quanto le ottiche per Leica M,
necessariamente piccole e compatte, con grandi aperture relative,
soffrono di questa riduzione fisica, non riuscendo ad ottenere
determinate prestazioni, come ad esempio la versione precedente
SEOOF-M. Questa versione forse si apprezza di più considerando le
prestazioni di questa terza versione, e si capisce il lavore del
progettista W.Mandler, che pur di creare un obiettivo di alto livello,
ha impostato un progetto pesante e ingombrante, ma sicuramente vincente.
Questo assunto è dimostrato dal Summicron 90/2 R, che, pur possedendo
il medesimo schema, grazie a più generose dimensioni, tipiche
delle ottiche per apparecchi reflex, possiede prestazioni nettamente
superiori in tutti i parametri.
Inoltre si può notare che due lenti nel doppietto centrale sono piatte:
se questo è servito a far diminuire i costi, ha tuttavia privato il
progettista, sempre Mandler tra parentesi, di usufruire di ulteriori
due opzioni per la correzione globale delle prestazioni dell'ottica.
Il nostro Summicron rimane schiacciato nel confronto tra il precedente
e il successivo Apo: non possiede la tridimensionalità del SEOOF nè
tantomeno l'esplosivo contrasto e la super nitidezza della versione
Asferica Apo.
Non si tratta assolutamente di un cattivo obiettivo e a f/4-5,6
presenta un'ottima nitidezza, buon contrasto e la tipica brillantezza
Leitz-Leica, tuttavia manca di personalità ai primi due diaframmi di
lavoro, che costituiscono la principale caratteristica degli obiettivi
per Leica. Da consigliare a chi cerca un 90/2 leggero e poco
ingombrante, senza l'esasperazione tecnica della successiva versione
Apo Asph.