Elmar 13,5cm f/4,5

    Pp. Ghisetti







Si tratta storicamente del primo teleobiettivo per fotocamere Leica, nato nel 1930, derivato da un obiettivo per formato 9x12cm, cod OBIGY, con otturatore centrale Deckel, e adattato alla fotocamera 35mm grazie alle sue ridotte dimensioni, montato su un barilotto di lunghezza adeguata.

Nato nel 1930  per Leica non standardizzata, inizialmente senza attacco per il treppiede, aggiunto in seguito, cod  LEDUP, nel 1931 viene prodotto in montatura standardizzata sullo 0, cod EFERN (Elmar FERN objektiv, Elmat teleobiettivo), poi nel 1932 standardizzato e accoppiato al telemetro per Leica II, cod EFERNKUP (ElmarFERNobjektiv KUPplung - Elmar teleobiettivo accoppiato), poi nel 1933 le parti nichelate diventano cromate, cod  EFERNCHROM.
Da notare che molti Elmar 13.5cm del primo periodo sono stati in seguito modificati per essere accoppiati al telemetro, pertanto un Elmar 13,5/4,5 senza accoppiamento telemetrico risulta una rarità.
Prodotto sino al 1936 in 5259 esemplari e negli ultimi tempi di produzione siglato semplicemnete EFERN.
Nel 1933 fu affiancato dall'Hektor 13.5/4,5 migliore come incisione e contrasto e per questo la sua vita produttiva si protasse solo per 6 anni.

Nella foto sopra l'ultimo obiettivo a destra è un Elmar 135/4 del 1960, mostrato per confronto: è stata in fondo mantenuta la dimensione complessiva dell'ottica, pur con mezzo diaframma di luminosità in più-

sopra: varianti del primissimo periodo produttivo: da notare le differenti incisioni nella parte superiore, come pure la posizione del collare inferiore.
Peso di 535g, scala delle distanze in metri o feet, mdmaf di 1,5m o 5f.
Scala dei diaframmi di tipo continentale, con regolazione continua, finitura solo nera. Filtri A36.




Oltre a presentare l'innesto per il treppiedi, l'ottica al centro non possiede accoppiamento telemetrico che invece è presente in quella di destra, pertanto successiva. La freccia indica il punto esatto dell'accoppiamento, per un preciso collegamento col tastatore telemetrico della macchina.


Da notare che i primissimi obiettivi, a sinistra, possedevano la lunghezza focale espressa in millimetri, come si usava inizialmente negli anni Venti, poi mutata in centimetri negli esemplari successivi



Diversi mirini multipli con annessa la focale  da 13,5cm: da sinistra in alto VISOR, a destra VIDOM, qui sopra un VIOOH. Solo quest'ultimo possiede la visione corretta. Da notare in quest'ultimo Elmar 13,5/4,5 il rivestimento del barilotto in Vulcan, che manca nelle versioni precedenti. Il peso di questa versione scende a 400g.


Come si nota sopra lo schema ottco è il classico Elmar con 4 lenti in 3 gruppi.
Contrasto basso a TA (sempre ammesso che il gruppo ottico sia pulito e trasparente), con netto miglioramento della zona centrale. Forte deviazione cromatica (non così evidente nel successivo e più apprezzato Hektor 13.5cm). Diaframma ottimale f/8, sufficiente per le emulsioni dell'epoca. Distorsione assente.



Il paraluce è il modello FIKUS

 vedi qui per tutte le versioni

In definitiva un obiettivo storico del periodo eroico Leica, aggiunto alla prima batteria di ottiche per Leica con una invenzione trasversale ma, come massima focale accoppiabile al telemetro della Leica, destinato a diventare un classico anche nei successivi corredi reflex.
Una invenzione Leitz che rimarrà immortale.