Nel 1979 il Summicron 35mm viene nuovamente ridisegnato con una
composizione di sette lenti in cinque gruppi e passo filtri E39. Si
tratta di un obiettivo di grande successo, che è rimasto in produzione
sino al 1996: inizialmente in finitura nera (cod.11310) col peso di
150g, poi passati a 190g, in seguito dal 1993 al 1995 prodotto anche in
finitura cromata -silver, con barilotto in ottone dal peso di 260g, cod. 11311, in circa 6000 esemplari. Tuttavia il peso di
quest’ obiettivo risulta estremamente variabile durante tutto l’arco
produttivo, segno di continui cambiamenti della componentistica interna.
La produzione inizia col nr 2.970.000.
Totale produttivo di quasi 53,000 esemplari.
Diaframma a 10 lamelle. Passo filtri E39.
Nel 1983 ne fu fatta una speciale versione di 800 esemplari con
l’incisione ‘Leica 1913 – 1983’ per accompagnare la M4-P commemorativa.
La primissima produzione di questo obiettivo made in Canada con
finitura nera lucida e numeri in feet giallo chiaro, si avvaleva di una
montatura con componenti in policarbonato, e questo spiega il peso
molto ridotto, in seguito la produzione ritornò ad una montatura
interna più tradizionale, segnalata da un leggero incremento di peso,
poiché si erano segnalate alcune rotture interne, dovuta alla
cristallizzazione molecolare delle resine sintetiche, segnate in rosso nello spaccato. Tuttavia occorre
rimarcare che il problema iniziale di questo Summicron era meccanico,
in quanto la resa ottica era estremamente plastica. Anche in questo
caso la fabbrica Canadese aveva attuato, come per altri prodotti Leica
del periodo, un ridimensionamento dei piani produttivi per articoli
consumer al fine di ottenere un significativo contenimento dei costi.
Questa quarta versione del Summicron da 35mm mostra tutte le
possibilità e i limiti del disegno a doppio Gauss, ormai evolutosi dal
1958 sino ai confini delle proprie possibilità teoriche e pratiche. Non
a caso la versione successiva, inaugurerà un disegno completamente
nuovo oltre all’introduzione di una lente asferica.
Questo obiettivo (chiamato spesso anche preasferico, perché appunto
precede la successiva versione Asferica) presenta una modesta resa a
TA, forse non brillantissima, elevata vignettatura, con una certa dose
sia di coma che di astigmatismo, ma tra f/2,8 e f/4 la resa si
stabilizza, con dettagli molto fini e colori trasparenti, naturali e
senza eccessivo contrasto, netto stacco tra i piani, tipicamente
Leica.
A f/5,6 la resa è tagliente e precisa e con un’ottima leggibilità nei contrasti luci/ombre.
Assolutamente necessario il paraluce rettangolare ad incastro, nr cat.
12524, in quanto spesso l’obiettivo si dimostra sensibile al fenomeno
del flare.
Dal numero di matricola 3.390.000 per i modelli made in Germany
(finitura anodizzata nero opaca) e dalla matricola 3.410.000 per i made
in Canada circa, la montatura passa ad essere interamente in alluminio
e lo schema ottico viene rivisto, con l’aberrazione sferica corretta in
modo netto: questo porta ad una maggiore incisione ai primi diaframmi
di lavoro, permettendo di usare la TA con maggiore sicurezza. In questo
caso il ns Summicron acquista un rendimento complessivo che lo porta ad
essere uno dei 35mm preferiti in assoluto del mondo Leica.
In questo obiettivo rimarchiamo alcune tipiche caratteristiche delle
ottiche Leica tradizionali: la parziale correzione delle aberrazioni
porta ad una tridimensionalità e plasticità del soggetto ripreso, e una
progressione dalla zona di fuoco al fuori fuoco, tanto che questa
versione del Summicron è uno degli obiettivi preferiti per la resa
dello sfuocato.
Sopra, evidenziati in colore rosso, le parti in policarbonato