LEICA: la nascita del nome

PP.Ghisetti
 

Come è noto, la creazione dell’apparecchio fotografico Leica (inizialmente UR, poi modello 0, sviluppate tra il 1914 e il 1918 ed infine LEICA I,
nei primi anni Venti, vedi sezione apposita) si deve all’inventiva di Oskar Barnack, nella foto


ripreso al suo banco di lavoro presso le officine Leitz di Wetzlar. Il calendario segna la data del 19 Marzo (1934, secondo alcuni autori
che hanno controllato le combinazioni data/mese), mentre sul tavolo è posata una Leica modello III.La nuova fotocamera,
cui Barnack, aveva inizialmente pensato di dare il nome Liliput,


già registrato però dalla ditta Ernemann di Dresda,  fu messa in produzione nel 1924, grazie all’intraprendenza industriale di Ernst Leitz,
ma inizialmente, come appare dalla primissima pubblicità

,
la nuova rivoluzionaria macchina, di cui a destra e sinistra dell’immagine principale si leggono le caratteristiche salienti, fu denominata
provvisoriamente Barnack Camera, appunto come riconoscimento all’inventiva del suo creatore.
Tuttavia i dirigenti Leitz, non contenti di un nome così lungo, e in fondo legato ad una persona sconosciuta al di fuori dell’ambiente industriale,
pensarono ad una denominazione più secca ed incisiva, nascente dall’unione del produttore (Leitz) con la parola fotocamera (Camera),
leicanome/L4.jpg

come si nota dalla prima e temporanea stampa del manuale d’istruzioni.
Comunque il nome LECA, provvisoriamente prescelto, suonava pericolosamente simile ad EKA, (in francese similissimo, poiché suonava come l’Ekà),


fotocamera di ottima qualità costruttiva fabbricata dalla Krauss di Parigi , società importatrice dei prodotti Zeiss per la Francia. La EKA
usava una pellicola cinematografica non perforata per fotogrammi 30x44mm, per complessive 100 pose, e utilizzava naturalmente uno
Zeiss Tessar, costruito su licenza, accoppiato ad un otturatore Compur.

Pertanto il nome fu ulteriormente modificato in LEICA, sempre utilizzando le lettere iniziali di Leitz + Camera, come si vede dalla
nuova versione del manuale d’istruzioni, e con questo nome fu messa in vendita nel 1925.


Il nome piacque immediatamente e pertanto il primo catalogo fotografico Leitz del 1926  portava finalmente in bella vista il nome Leica.

.

 Dopo una vendita iniziale di 857 pezzi di prova nel 1925, l’anno successivo si vendettero 1585    Leica: le vendite praticamente raddoppiarono
di anno in anno sino a raggiungere i 45.000 pezzi nel 1938, l’anno di maggior vendite del periodo anteguerra. A conferma del successo
sia dell’idea che della realizzazione.


La prima Leica

 nell’immagine la nr 544, ripresa come nelle pubblicità d’epoca, con rarissima ottica ELMAX e telemetro FODIS,
accessorio addirittura precedente alla Leica, messo in vendita nel 1923), è poggiata su uno dei tanti brevetti, nella fattispecie risalente al 1922,
che coprivano tutti i suoi particolari tecnici, soprattutto l’otturatore, l’innesto obiettivi e poi il telemetro. Da notare che in nessuna parte del corpo
macchina compare il nome Leica, mentre invece appare la scritta Ernst Leitz Wetzlar sulla torretta che sorregge la ghiera dei tempi.
Infatti, è curioso che nessuna fotocamera modello I (nelle sue 10 varianti) porti il nome Leica, che invece apparirà finalmente sul carter
superiore del modello II, quasi a significare una specie di timore riverenziale verso l’accettazione del nuovo prodotto da parte del mercato fotografico.

Prodotto che, com’è noto, non solo sarà accettato, ma conoscerà un successo travolgente, basato, allora come ora, sul concetto di
qualità assoluta, indipendentemente dalla tipologia dell’articolo offerto.