KRIPO

 

Pp.Ghisetti

Kripo è un acronimo per Kriminal Polizei, ovvero Polizia Criminale, sezione (Amt, in tedesco)  V della temutissima RSHA, Reichssicherheitshauptamt, Ufficio Centrale per la Sicurezza dello Stato,  una sezione che si occupava di crimini comuni. Nel 1939 la RSHA inglobò anche la tristemente famosa Gestapo. Quella illustrata, una Leica III del 1936,  era in uso alla Polizia della città di Colonia, Koeln, appunto. Sigla riportata anche sulla ghiera frontale dell’obiettivo, un Summar 5cm f/2. La macchina appare identica a quelle di normale produzione.




Un ulteriore esempio molto simile, l'incisione appare quasi identica, anche se posizionata leggermente più a destra, si trova su questa Leica IIIa marcata Kripo Linz, riferita evidentemente alla città austriaca divenuta tedesca nel 1938 dopo l'Annessione (Anschluss), e residenza di Adolf Hitler nei suoi anni giovanili.



Nell'esempio sottostante troviamo una Leica III nera con l'incisione, abbastanza usurata, ma sempre nella medesima posizione, Kripo Chemnitz, riferita alla città della Sassonia che, durante il periodo della DDR, aveva cambiato nome in Karl-Marx Stadt, poi ritornata al nome originale dopo il 1990 con la scomparsa della Germania Orientale. Completa di Summar 5/2. Questa macchina è stata autenticata e battuta dalla nota Casa inglese d'asta Christie negli anni Novanta.

Questa sigla si ritrova anche su altre fotocamere, come ad esempio sull’illustrata Contax III, della Kripo di Amburgo (Hamburg). Tuttavia in questa fotocamera appare chiaro che si tratta della Polizia Criminale del periodo dopoguerra, in quanto l’incisione posteriore riporta BundeKriminalAmt, ovvero Sezione criminale Federale, chiaramente riferita alla Repubblica Federale Tedesca nata nel 1949. L’incisione è riportata anche sull’ottica. Tuttavia dato lo stile differente delle due incisioni potrebbe trattarsi di una fotocamera Kripo risalente al 1936 (o posteriore) rimarcata dopo la guerra con l’incisione Federale. Ovvero una macchina della Polizia Criminale usata nell’anteguerra ad Amburgo, quando il Capo della Kripo era il Dottor Schlaubusch, e poi riutilizzata nel dopoguerra dalla Polizia Federale. Ipotesi molto plausibile data il prezzo molto elevato dell’apparecchio e la penuria di mezzi della Germania del dopoguerra.




Da notare che gli apparecchi possiedono sempre un obiettivo f/2, ovvero un’ottica di qualità superiore, molto adatta alla fotografia generale in luce ambiente, al posto di un’ottica più economica f/3,5.

La Kripo era conosciuta per l’alta professionalità dei suoi membri, che agivano quasi sempre in borghese, investigatori, medici legali e capaci collaboratori esterni, spesso professionisti di chiara fama. Uno dei settori più impegnativi che vide la Kripo impegnata durante la guerra era costituito dai furti delle case bombardate, reati facilitati dall’oscuramento, e successivamente i furti e i saccheggi nelle case abbandonate nel dopoguerra.

Anche nel dopoguerra le Leica furono utilizzate dalla Kripo: mostriamo una usurata M3, con leva a doppia azione, con incisione posteriore Kripo Berlin (riferita evidentemente a Berlino Ovest, visto che nella attigua Berlino Est. in DDR, la Polizia, VolksPolizei e STASI usava fotocamere Praktica)  e talloncino di riconoscimento sul fondello con numero di matricola della Polizia. Molto rara.




La Kripo aveva anche una sua rivista denominata Kriminalistik, ovvero Criminologia Pratica, Organo ufficiale della Polizia; ne mostriamo un rarissimo esemplare del 1943.

Il termine Kripo è tutt’ora in uso nei paesi di lingua tedesca (Germania, Austria, Svizzera tedesca) e rappresenta la Polizia Giudiziaria.

In ogni caso l’incisione  KRIPO  risulta molto rara, se non rarissima, e poco conosciuta.

 Nell'esempio sottostante, l' incisione fa nascere diversi dubbi di autenticità, anche se la dicitura Leipzig (Lipsia) appare incisa con un'irregolarità che si ritrova in altre incisioni, mettendo questa scritta tra quelle dubbie anche se forse non sicuramente falsa.