ELDIA - ELDUR

P.P.Ghisetti



L’apparato denominato ELDIA, pur nella sua semplicità, rappresenta un accessorio estremamente importante nella storia Leica, in quanto facente parte di quei dispositivi disegnati da Oskar Barnack, nel tentativo di rendere universale e completa la sua creatura. Spesso si dimentica che Barnack non è stato solo il creatore della Leica, ma l’iniziatore del sistema Leica, con chiara e futuristica lungimiranza, rispetto ad altre creature fotografiche contemporanee (come ad esempio le 35mm Le Furet, o la Setp), che sono rimaste pezzi unici isolati, e non hanno invece sfruttato la sinergia dell’integrazione in un sistema che rendesse l’apparecchio fotografico il più versatile possibile.

L’ELDIA risale al 1927, quindi subito dopo la presentazione della Leica: si trattava di un apparato per la stampa a contato dei negativi 35mm su pellicola diapositiva Agfa o carta al bromuro d’argento.

Come si nota dalla richiesta e concessione dei brevetti americani, risalenti al 1931, risalta il nome dell’inventore Oskar Barnack: questo accessorio rimase in produzione per ben 40 anni, a conferma che dietro la sua semplicità progettuale si celava un’operatività semplice ed efficace.

L’ELDIA, che pesava 250g, possedeva un’elegante finitura nera leggermente crespata, con uno sportellino che si apriva per l’inserimento della pellicola, un rocchetto ricevente e uno di avanzamento della pellicola, mentre una delle due finestrelle era di vetro rosso, per proteggere la pellicola.

Nel primo libro in italiano dedicato alla Leica, quello del Ruedi del 1934 (vedi Bibliografia in fondo), la spiegazione per l’uso dell’ELDIA occupa 3 pagine, preceduta da 2 pagine, che spiegano i vantaggi e pregi della diapositiva. Infatti, erano già disponibili diversi modelli di proiettori Leica (pag 125 e seg del libro citato).

Tutto questo dimostra quanto fosse accurata e completa la progettazione del sistema: spesso l’ELDIA viene snobbato come accessorio semplice ed essenziale, ma dietro si nasconde invece un lavoro intellettuale notevole, volto a costruire, mattone dopo mattone, un complesso fotografico unico al mondo, integrando un elemento con l’altro.







L'apparato Eldia fu affiancato dall'ELDUR, rimasto in produzione sino al 1960, per duplicare diapositive per proiettori, più raro dellEldia