LA RESA CROMATICA DELLA LEICA M9 SECONDO "CAPTURE ONE"
di Ario Arioldi
Capture One ha giustamente molti ammiratori e, anche se non così completo come altri raw converter, può in alcuni casi farsi preferire per alcune sue peculiarità.
Non è questo però l’argomento di questa nota e non voglio assolutamente entrare nella disputa tra i sostenitori di questo o di quel software per stabilire quale sia il migliore.
Io sono sempre stato e resto dell’opinione che il software migliore è quello che conosciamo e sappiamo usare meglio e che in ogni caso, se lo sappiamo fare, si riesce quasi sempre a raggiungere lo stesso risultato indipendentemente dallo strumento.
Ho scritto in passato di come si possano facilmente creare o modificare i profili delle M digitali, o di qualunque altra fotocamera, per il loro utilizzo in ambito Lightroom o ACR e, che, anche se con qualche maggior difficoltà e con minore flessibilità operativa , questo è possibile anche in ambito Capture One.
Cominciamo a vedere perché, anche se questo mi forza ad una nota polemica che avrei preferito evitare, almeno nel caso della M9 è opportuno a mio modo di vedere creare dei profili alternativi a quello proposto da Capture One. Il profilo proposto per la M9 mi è apparso da subito molto meno valido di quello a suo tempo proposto per la M8 (in realtà in quel caso erano due uno dei quali dedicato all’uso con i filtri UV/IR cut) ed infatti ispezionandolo si è rivelato essere una copia rinominata del filtro base creato a suo tempo per la M8. Considerando che tra la M8 e la M9 vi sono differenze sostanziali specie riguardo alla sensibilità al rosso, sia per il maggior spessore del filtro IR che per la differente colorazione della matrice Bayer, mi pare sarebbe stato il caso di fare una profilatura ad hoc.
Chiusa questa parentesi vediamo cosa si può fare al riguardo a patto che si abbia una copia di Capture One Pro.
Capture One Pro ha un pannello Color Editor a partire dal quale si possono non solo modificare in maniera molto accurata i colori di una immagine, ma anche creare a partire da quelle modifiche un profilo ICC personalizzato da salvare e riutilizzare.
Ci sono diversi modus operandi al riguardo, ma uno che mi sento di raccomandare per la sua semplicità consiste nell’importare un file campione come quello rappresentato nella immagine sopra, che è una rappresentazione sintetica di un color checker a 24 patch scaricabile da questo link :http://sites.google.com/site/chromasoft/referenceimages , modificarne i colori a proprio gusto e salvare il risultato come profilo ICC.
Si apre il color editor in modalità Advanced e, una volta attivato il puntatore ( che una volta attivato diventa arancione), si clicca sul colore che si intende modificare e lo si modifica utilizzando i tre slider H,S,L.
Poi si passa ad un altro colore che richiede correzione e si opera allo stesso modo e così via fino a che, soddisfatti del risultato, si passa al salvataggio cliccando sul triangolino all’estrema destra della intestazione del color editor.
La stessa procedura può essere anche messa in atto a partire da qualsivoglia immagine reale, purché sia ovviamente sufficientemente rappresentativa.
A questo punto il nuovo profilo sarà disponibile nel menù a tendina ICC Profile e volendo lo si potrà impostare come default in un preset di importazione dedicato alla fotocamera in questione oppure sceglierlo di volta in volta.
Capture One non consente infatti, ad oggi, di selezionare un ICC di default diverso da quello che loro hanno scelto, è una scelta per me incomprensibile ma è così e bisogna prenderne atto.
Anche se in effetti c’è il modo di cambiare l’impostazione di default, visto che si tratta di procedura non ufficialmente supportata, mi astengo dal proporla.
Aggiungo che sempre nello stesso pannello è possibile selezionare la curva tonale di partenza scegliendo tra quattro opzioni disponibili, film standard è quella di default.
Per
creare il profilo è seconde me opportuno utilizzare il film standard ma
nulla
vieta di sperimentare anche altre opzioni.