Leica AF-C1



PP.Ghisetti



Si tratta della prima compatta Leica, con sistema di messa a fuoco autofocus, e due focali disponibili, un 40mm f/2,8 (tipo Elmar) e un 80/5,6, grazie all'inserimento di un duplicatore di focale. La focale tele viene innestata, insieme al flash, premendo un bottone sul carter superiore. Davanti all'ottica si trova un'antina, manuale, che protegge l'ottica (non marcata con un nome Leica), che funge anche da blocco dell'apparecchio.
La macchina e' stata posta in vendita nel 1989 sino al 1991.
La messa a fuoco (minima distanza a 70cm) e' automatica, per la prima volta in un apparecchio Leica, e funziona col sistema a raggi infrarossi, mentre nel mirino appaiono due led e il segnale di pronto-flash.
L'esposizione e' bilanciata al centro: a ns parere piu' adatta ai negativi colore che alle diapositive, presenta una lettura con una leggera sovraesposizione.
La macchina possiede il motore di avanzamento e quello di riavvolgimento e viene alimentata da una batteria doppia.
Il piccolo LCD superiore fornisce le informazioni essenziali, come il nr dei fotogrammi, autoscatto e carica batteria.
Per la prima volta su un apparecchio marcato Leica appare il codice DX: la prima reflex con codice DX sara'  la R7 nel 1992, mentre la prima Leica M con DX sara'  la M7 nel 2000.
La macchina, in realta'  non molto compatta, pesa 330g, e misura 13cm di lunghezza: la comoda impugnatura sul fianco destro porta la larghezza a 5cm.
La AF-C1 era prodotta in Giappone da Minolta per Leica.
Per la limitata scelta ottica, l'elettronica e le funzioni accessorie, la AF-C1 รจ ormai una compatta d'epoca, ampiamente superata dalle macchine successive, tuttavia e' storicamente importante in quanto ha iniziato per Leica un nuovo mercato, rompendo diversi tabu' Attualmente si trova a prezzi molto convenienti.


le foto A-B-C illustrano alcune pagine del raro libretto d'istruzioni, la foto C il mirino
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