MD - MDa - MD-2



PP.Ghisetti



Per impiego tecnico e scientifico, ad esempio col Mikas, e per l'uso esclusivo con la cassetta reflex Visoflex, ovvero in tutti quei casi in cui non occorreva un telemetro, la Leitz offrì nel corso del tempo una serie di apparecchi semplificati nella sovrastruttura superiore, con un prezzo notevolmente diminuito.

LEICA MD              


Prodotta dal 1964 al 1966 in 3216 esemplari, la MD, con contafotogrammi tipo M-2, permetteva di impressionare, sul lato corto del negativo,i dati relativi alla singola ripresa,grazie ad uno speciale fondello nel quale si poteva inserire all'interno un listello di acetato, ove si potevano annotare i dati di ripresa, o altro, che restavano poi impressi sulla pellicola.
Alla Photokina del 1966 fu presentata una versione formato 18x24mm, che però non entrò mai in produzione.



Nell'ottobre del 1964 la Leitz Wetzlar fornì alla Leitz Canada 10 fotocamere MD in una speciale finitura Hammertone, o Grigio Martellato. I numeri di matricola di questa serie vanno da 1102501 a 1102510. A seguire furono forniti anche 10 Visoflex III nella medesima finitura, anche se qualche Visoflex differisce legegrmente nella colorazione dalle fotocamere, probabilmente perchè non eseguita contemporaneamente. Inutile sottolineare che si tratta di una delle più rare e belle fotocamere della storia Leitz, con quotazioni che superano i 100.000
Euro. 





LEICA MDa
Prodotta dal 1966 al 1976 in 14.358 esemplari, presenta la manovella di riavvolgimento pellicola inclinata, come nella M4, ma la leva di carica della M3. Anche la MDa possiede lo speciale fondello per la scrittura dei dati. Il modello MDa Mot motorizzato si trova qui.



LEICA MDa-  NASA



Si tratta di una replica della MDa utilizzata dalla NASA per le missioni Skylab, l'unica stazione spaziale americana il cui equipaggio (9 uomini per 3 missioni in tutto) era composto non da semplici astronauti ma da scienziati molto qualificati. I lanci iniziarono nel 1973 e le missioni erano incentrate su un notevole numero di esperimenti scientifici, specie sulla'assenza di gravità, ma anche osservazioni solari. La navicella era dotata di un telescopio Apollo. Importanti le osservazioni sulla cometa di Kohoutek, appena scoperta, confermado, grazie ad uno spettroscopio, la presenza di acqua al centro della cometa. Le immagini della cometa in questione, infotografabile dalla Terra in questa maniera, forse furono proprio realizzati con la Leica MDa speciale.
Lo Skylab 3 ha superato tutti i record precedenti di permanenza nello spazio, portando gli astronauti al limite della tensione psicofisica.
 Lo Skylab è precipitato nell'Oceano Indiano, dopo svariate vicissitudini,  l'11 luglio 1979. Gli altri due esemplari costruiti (su 3 in tutto) sono visibili a Washington allo Space Museum e a Houston, Texas.
La Leica MDa equipaggiata con un Noctilux 50mm f/1,2 (pesantemente modificata, vedi sotto) e denominata S063, era stata pensata per fotografare la luce atmosferica all'alba e al tramonto, all'interno dello spettro visibile e medio dei raggi ultavioletti.
La scelta di una Leica si giustificava con un risparmio notevole di peso rispetto alle Hasselblad, specie quelle dotate di motore di avanzamento.

In questa immagine frontale si notano le 3 particolari levette per manovrare il Noctilux 50mm f/1,2. La terza levetta sul corpo serve probabilmente a staccare l'obiettivo dal corpo.

In queste immagini si notano: la particolare leva di carica,(sia nella forma che nella parte terminate a T), il bottone di riavvolgimento inclinato, il bottone di scatto rialzato, la sovraslitta flash, il selettore dei tempi rialzato.Tutti questi particolari sono stati pensati per essere utilizzati con i guanti. Nella parte posteriore si nota una presa a quattro spine, probabilmente per uno speciale flash, mentre a sinistra in basso si nota una leva maggiorata per aprire il fondello e accedere alla pellicola.
Non si conosce il costruttore della replica, probabilmente realizzata inizialmente per il Museo Leica a Wetzlar, e poi prodotta in piccolissima serie
Pur essendo solo una copia questa macchina raggiunge quotazioni elevatissime, sui 100.000 Euro, circa

La vera MDa NASA, come si nota, pesantemente utilizzata. Dall'apparenza sembrano esemplari diversi, il che fa supporre una fornitura da parte di Leica di alcune macchine così modificate.
Complessivamente le Leica conosciute sino ad oggi  utilizzate dalla NASA sono di tre modelli:
- la Leica MDa descritta qui
- Leicaflex SL, vedi qui
- Leica Ig ,vedi qui



LEICA MD-2 

La nuova versione, derivata dalla M4-2, e fornita solo in finitura nera, possiede il contatto caldo per il flash e la predisposizione per il motore. La produzione iniziata nel 1980 col nr 1545351 è terminata nel 1985 col nr 1664350, con circa 2600 esemplari. Esistono macchine senza bollino rosso, mentre le ultime prodotte lo posseggono.




Mostriamo la particolare MD-2 D, ovvero Data, di proprietà della Università del Texas ad Austin, capitale dello Stato della Stella Solitaria.




Le macchine sopraelencate, oltre che per l'uso specifico per cui sono state concepite,possono trovare un'interessante applicazione anche con un 21mm completo di mirino. Data l'ampia profondità di campo dell'ottica, è possibile fare a meno del telemetro, con una messa a fuoco a stima, risparmiando parecchio sul costo dell'apparecchio.
 


Nel 1979 per un ordine speciale sono state realizzate alcune macchine, probabilmente una decina, mezzo formato 18x24mm, con nome MD-22. Le macchine riportano la denominazione Betriebsk, ovvero per uso interno, la denominazione HF, ovvero Half Frame, (mezzo formato), la denominazione Midland sulla staffa porta flash, che indica la manifattura in Canada. Il numero dell'esemplare illustrato è 009. Queste macchine, concepite per avere maggior autonomia nei lavori di documentazione e scientifici non hanno avuto un seguito produttivo. Rarissime.