ApoTelyt R  280mm f/2,8


Pp.Ghisetti





Sopra con e senza duplicatore 1,4x.


Un teleobiettivo di grande apertura relativa, prodotto dal 1985 al 1996.
Numero di partenza 3350801, lotto da 1000 pezzi. 511 esemplari nel 1996, per un totale di 1551 esemplari. Dati del LFB ultima edizione 2018.
Da notare che la numerazione offerta da Leica Wiki risulta sbagliata, in quanto errata nell'identificazione dell'ottica.
Codice 11245 con filtri E112, poi 11263, con diametro filtri E55.
Portafiltri E112 nr 14591.
Filtro ND  E112 nr 13003.
Mdmaf di 2,5m.
Peso di 2,8Kg.-
Minimo diaframma f/22.
Paraluce telescopico incorporato.
Staffa rotante per inquadrature orizzontali e verticali.
Fornito con il moltiplicatore dedicato Apo Extender 1,4x, nr 11249, diventa un 400m f/4.
Col duplicatore Apo Extender 2x nr 11262 diventa un 560mm f/5,6.
Possiede la messa a fuoco interna, il che gli permetta una maggiore stabilità sul cavalletto, situazione ideale e altamente consigliata.

In dotazione con valigetta metallica dedicata, nr 14595.






sopra: Apo Telyt 280/2,8 col tappo frontale A125 nr 14012 e il filtro ND  E112 nr 13003


I dati mostrano una vignetattura a TA di quasi 1 stop, e una distorsione all'1%, inavvertibile. Ad f/4 la vignettatura è quasi inesistente. Eccezionale performance a TA, con una resa nitida, dettagliata e brillante. Tra f/4 e f/5,6 la resa è semplicemente straordinaria e oltre ad una incisione superlativa si apprezza una notevole brillantezza nella riproduzione. Le zone periferiche risultano leggermente più deboli, ma solo in ingradimenti molto elevati.La resa apocromatica si apprezza maggiormente in dia proietatta su grande schemo o a forti ingrandimenti.
Consigliato sempre l'uso del cavalletto, e il diaframma ottimale di f/4.
Non facile da usarsi e da trasportare: in molte occasioni il 280/4 è preferibile per problemi di peso e ingombri (peso di 1,8kg), ma la trasparenza nei colori di questo Apo è straordinaria.
Il duplicatore 1,4x a ns parere non modifica la resa, ed è molto consigliato in diverse occasioni.
Come per tutti i teleobiettivi occorre porre attenzione al tempo atmosferico: preferibili (specie per riprese a media-lunga distanza) le giornate post pioggia (assenza di pulviscolo atmosferico), terse  e ventose, meno quelle estive con calura e atmosfera impastata dal caldo.
Un obiettivo di classe elevatissima che va usato con mano esperta.


 
Come si nota lo schema ottico è di 8 lenti in 7 gruppi, con correzione apocromatica.


sotto una classifica effettuata dalla rivista francese Chasseur Dimmages, mostra che il Leica ApoTelyt possiede la più alta definizione tra i teleobiettivi tra i 280/300mm, superando anche mostri sacri come il noto Canon 300/4  e il rispettivo Nikon f/2,8.






Una serie di immagini eseguite a Cavalese, Trentino, in seconda fila con duplicatore 1,4x Apo, tutte a f/4. Distanza di 15 metri.











Notare nell'immagine sopra, con una lunghezza fi 400mm ad f/4, la resa dettagliata sui capelli del personaggio e la perfetta delineazione degli stemmi sul cappello.













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