TELYT 400mm f/6,8
PP.Ghisetti
Obiettivo lungofuoco, adatto a foto di sport e caccia fotografica,
proprio per la sua leggerezza e trasportabilità, prodotto dal
1969 al 1984, per Visoflex con codice 11966.
Con l'innesto R il codice passa a 11960
Mdmaf 360cm
Peso: 1835g
Filtri: serie VII
Paraluce telescopico integrato
si
tratta di un obiettivo con disegno a telescopio, composto da un
doppietto incollato. Questo disegno comporta, oltre una buona
leggerezza dell'insieme, una forte dose di astigmatismo, con una buona
resa
al centro del fotogramma, e una certa mancanza di nitidezza nelle zone
periferiche.
Per una maggiore compattezza sia nella scatola che nel trasporto, il Telyt 400mm può essere smontato in due
pezzi, da notare a sinistra il doppio innesto per il cavalletto e staffa,
a destra il grosso bottone per la messa a fuoco rapida
Il Telyt 400mm è dotato di messa a fuoco rapida tramite un bottone che
fa scorrere il barilotto di messa a fuoco visibile nell'immagine, in
alto.
Supporto a spalla per 400 e 560mm, codice 11906: notare le due manopole
per le regolazione di lunghezza e angolazione della staffa stessa.
L'impugnatura possiede il codice 14188. La rotella a destra in alto modifica la posizione del portaspalla
Ne esistono 4 diverse versioni,
quella mostrata risale al periodo 1970/74, invece quella mostrata sotto
è il primo modello di serie senza impugnatura a pistola.
Nell'immagine si nota lo scatto flessibile tra la pistola e la
macchina: in questo modo lo scatto diventa semplice ed immediato una
volta inquadrato il soggetto desiderato.
Set completo con i tappi e Visoflex III, dotato di due visori
Telyt 400mm innestato su una Leica R-3 grazie ad un anello OUBIO
Le curve MTF mostrano una più che buona resa centrale, con bordi molto
soft,
e vignettatura quasi inesistente. A f/11 si assiste ad un miglioramento
delle prestazioni, più che altro per effetto della chiusura del
diaframma, anche se la vera apertura da lavoro rimane f/8, per
mantenere un buon tempo di otturazione tra 1/125 e 1/250 sec, in quanto
l'impugnatura a spalla, se ben utilizzata, fa recuperare almeno uno
stop sui tempi di otturazione. Ne consegue che preferibilmente, il
soggetto va sempre posizionato al centro del fotogramma, per ottenere
il massimo delle prestazioni
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Prototipo
Prototipo di Telyt 400mm f/6,8 preparato per le Olimpiadi di Tokyo del
1964, solo 25 esemplari costruiti. I nr di serie vanno da 0000684 a
0000708, pertanto l'esemplare mostrato è il terzo della serie. Venne
dato a fotografi professionisti per test e valutazioni. Da notare la
presenza di una staffa sul barilotto per utilizzare anche il mirino
ottico.
Predisposto per l'uso col Visoflex III. La staffa portaspalla appare
essere più essenziale rispetto al modello di serie, mancando anche
l'impugnatura. Il pulsante per la messa a fuoco è in metallo, non
rivestito, come invece nel modello di serie.
foto scatatta dall'Autore con 400mm f/6,8: notare che il soggetto, per massimizzare l'incisione, è posto esattamente al centro del fotogramma. La
macchina utilizzata, una R-5, era dotata di winder, per non distrarsi
nel caricamento della macchina e mantenere sempre l'ottica sul soggetto.