Elmarit R 28mm f/2,8
Pp.Ghisetti


La prima versione di questo classico grandangolare è stata presentata alla Photokina del 1970, con cod 11204 e dotata di baionetta a due camme, adatta solo per le Leicaflex; dalla matricola 2.726021 è stata applicata la terza camma adatta alle reflex R a partire dalla R-3, le ultime serie possiedono solo la camma R e col codice mutato a 11247.
L'ottica, molto compatta, pesa 275g ed è lunga 4cm, con barilotto in finitura nera, messa a fuoco a 30cm, e filtri a vite E48, oppure filtri serie VII, inseribili nel paraluce rettangolare staccabile nr 12509, fornito di serie con l'ottica, fissabile tramite pernetti, e dotato di rotellina per poter eventualmente ruotare il filtro polarizzatore.
Il diaframma dotato di 8 lamelle, chiude sino a f22.


Lo schema ottico retrofocus, disegnato da R.Ruhel, prevede 8 lenti in 8 gruppi, di cui due lenti in vetro Crown FK5 (primo e terzo elemento), più tre lenti Crown al Lantanio LaK9 (elementi 5- 7-8).


La vignettatura a TA si attesta a 2 stops, mentre la distorsione a barilotto è del 2%, valore molto buono. A TA l'ottica mostra residui di flare e coma che contribuiscono ad abbassare il contrasto, mentre a f/8 si ottengono le migliori prestazioni specie nell'area centrale grazie a microcontrasto elevato, con bordi sempre molto penalizzati anche chiudendo il diaframma, con resa del colore fredda e colori separati, tipici della produzione classica Leitz. Piccole variazioni si sono avute nel ventennale corso produttivo per bilanciare al meglio zone centrali e periferiche. Gli MTF illustrati sotto mostrano un tipico rendimento dei grandangolari anni Settanta, con bordi a resa molto bassa e sovracorrezione generale, in compenso si nota un'ottima resa al centro immagine.
Il prezzo negli anni Settanta era di 3.200.000.
45.000 pezzi prodotti.

Nel 1978 dell'Elmarit R 28mm ne è stato fatto un lotto di 6.000 pezzi per accompagnare la Leica R-3 Safari. cod 11206, il paraluce, colorato in verde safari, mantiene il codice 12509.
Complessivamente l'Elmarit 28/2,8 prima versione è stato prodotto in 51.000 esemplari.





Nei primi anni ottanta fu realizzato dalla Leitz Canada un imprecisato numero di prototipi di una nuova versione del 28/2,8 R. Questa nuuova versione, a destra nella foto, dallo schema ottico sconosciuto, possedeva un barilotto molto simile al 35mm f/2,8, con paraluce incorporato, che non venne mai realizzato per le due versioni di serie. Tuttavia un numero imprecisato di questi esemplari fu fornito all'esercito Israeliano per completare il noto Kit R-3.
vedi qui



Seconda Versione



Presentata nel 1994 (con una produzione iniziata però stranamente ben 3 anni prima), possiede una nuova montatura, con paraluce telescopico svasato incorporato e un nuovo schema ottico: cod 11259 che diventa 11333 con i contatti rom. Il peso sale a 435g passo filtri E55, mdmaf sempre a 30cm, con un prezzo nel 2002 di 1952 euro. Ingombri e peso leggermente più ingombranti se consideriamo solo il barilotto, ma ad una comparazione paralella, con i due paraluci estratti, non risulta poi così tanta differenza.
Il nuovo schema ottico prevede 8 lenti in 7 gruppi, con un gruppo flottante, comprendenti le lenti nr 6-7-8, (queste ultime due sono incollate), per migliorare le prestazioni a distanza ravvicinata.
Le prestazioni presentano un notevole incremento della qualità e praticamente a TA si ha una MTF paragonabile a quella di f/5,6 con la precedente versione, anche se l'impostazione generale delle curve MTF tradiscono la medesima origine concettuale. La distorsione rimane al 2%.
Ora a f/5,6 si ottiene una formidabile nitidezza, con alto contrasto e ottima correzione delle aberrazioni, con i bordi sempre leggermente penalizzati, ma un'ottima resa a f/2.8, il punto debole della vecchia versione.
Questo grandangolare risulta adatto, grazie anche al favorevole rapporto peso-dimensioni e  all'angolo di campo medio (per un grandangolare)  ad un grande numero di situazioni fotografiche: persone, paesaggio, scorci urbani e street photography, e sapendolo utilizzare adeguatamente, anche al ritratto ambientato. Moderatamente adatto alla foto di montagna, almeno con qualche elemento da posizionare in primo piano, per non appiattire e mortificare inutilmente lo sfondo, ma molto utile in situazioni ravvicinate, per allargare l'inquadratura, tipo scalate in cordata o in ferrata. La presenza delle lenti flottanti contribuisce a compensare l'aberrazione sferica alle brevi distanze, con una notevole uniformità di prestazioni  infinito e brevi distanze. Proprio per questo l'ottica in questione risulta più adatta della precedente al ritratto ambientato.
In definitiva un ottimo grandangolare, classico e a prezzi moderati nella prima versione, mentre la seconda è un punto di arrivo ottico assoluto, da apprezzare specialmente ai primi due diaframmi di lavoro, e per ottenere immagini di grande effetto tridimensionale.
Produzione limitata a  4.530 esemplari, dal 1991 al 1995.
Prezzo nel 1997 di 3.750.000 Lire che nel 2000 diventavano 1.910 Euro.
Al limite del capolavoro, a ns parere.