ELMARIT 135MM f/2,8

Con occhiali

PP.Ghisetti



Nel 1963, la Leitz ha introdotto un nuovo obiettivo Elmarit da 135mm, di luminosità f/2,8, grosso e pesante ben 735g con in più i vistosi occhiali, che caratterizzano alcuni obiettivi Leica.

Questi occhiali, un vero e proprio sistema ottico aggiuntivo, ingaggiano la cornicetta del 90mm, e permettono d’ingrandire una volta e mezzo la cornicetta nel mirino in macchine come la M4 (e di introdurla in una macchina come la M2, che ne è priva), con il vantaggio di una migliore e più precisa messa a fuoco.

La costruzione, come appare chiaramente sulla ghiera frontale, era affidata alla Leitz Canada di Midland nell’Ontario.

La produzione di serie è stata preceduta nel 1962/64 da un lotto di 2400 esemplari, leggermente diversi nello schema ottico (gli elementi 1 e 2 erano più sottili), con cod 11827, poi abbandonata nel 1963/64, a favore della prima versione ufficiale, che possedeva lo stesso schema ottico dell'Elmarit 135/2,8 per R, e pertanto permetteva un chiaro risparmio industriale. La primissima versione si segnala per avere la scala delle distanze in colore rosso.

Sopra: prima versione - 11827 - con scala delle distanze con numeri in colore rosso. L'obiettivo nr 2064534 è uno dei primissimi prodotti


Il codice era 11829, con filtri serie VII. Minima distanza di messa a fuoco 1,5m.

Lo schema ottico si compone di 5 lenti in 4 gruppi (simile allo schema per l’obiettivo per Leicaflex ), ed è presente il paraluce incorporato telescopico, estraibile e diviso in due sezioni


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Sopra gli schemi ottici: nella versione 11827  gli elementi 1 e 2 del I tipo di schema ottico erano leggermente più sottili. La prima versione fu disegnata da Eugen Hermanni, cui è intestato il brevetto del 1960.

La Seconda versione, in realtà identica alla prima tranne che nella leggera modifica dello schema ottico e nei numeri delle distanze in giallo, disponibile sino al 1976, si distingue per la ghiera di messa a fuoco scanalata e il paraluce in due pezzi, e possiede il diaframma che chiude all’insolito valore di f/32. L'inizio di questa versione parte dal nr 2151551 e si chiude a 2682800. Totale produzione di 10.300 esemplari.


Nel 1976 l’ottica viene modificata, ma il codice resta immutato: ora la ghiera di messa a fuoco è zigrinata, come quella dei diaframmi, (ma con i valori posizionati sotto la ghiera mentre precedentemente erano sopra) mentre il paraluce è in un unico pezzo. Tuttavia la modifica maggiore di questa IIIa versione risiede nello schema ottico, sempre di 5 lenti in 4 gruppi, ma con un diverso posizionamento del grosso elemento centrale collato. Il peso rimane praticamente immutato.

Da notare che gli occhiali, in entrambe le versioni, non sono staccabili.

Dal nr 2.788.927 la ghiera filtri accetta il diametro E55. La minima distanza di messa a fuoco rimane immutata. Produzione di 9850 pezzi, dal nr 2726921 sino a 3720502.

Il totale produttivo di quest'ottica è pertanto di circa 20.000 esemplari, forse qualcosa in più considerando la primissima versione, che spesso tuttavia non è chiaramente specificata.

Questo obiettivo è rimasto in catalogo sino al 1997, ben 35 anni quindi, dimostrando che l’idea di offrire un medio tele luminoso, anche se abbastanza ingombrante e pesante, era tuttavia ben accetta da alcuni utilizzatori Leica, in quanto l’aiuto degli occhiali migliorava enormemente le prestazioni dell’ottica.

La resa a f/3,5 presenta un’ottima incisione, veramente elevata, nessuna vignettatura e distorsione, una resa del colore tipicamente Leitz, con colori freddi e perfettamente separati. .

In conclusione il senso di plasticità è notevole, ottenuto, come sempre, seguendo una ricetta che ha reso leggendari le ottiche Leitz del periodo classico: incisione del soggetto senza abusare col contrasto, esaltando la purezza dei colori.

Un grande obiettivo, in tutti i sensi, che si trova attualmente a prezzi molto favorevoli, in quanto si tratta di un’ottica sottostimata, non tanto per le sue innegabili qualità ottiche, ma proprio a causa degli ingombri, in quanto in una borsa fotografica, oltre al grosso barilotto anche gli occhiali rubano spazio.


Seconda versione sullo sfondo e terza versione davanti.