Macro Elmar –R 100mm f/4
Pp.Ghisetti
Il Macro Elmar 100mm compare alla Photokina del 1968 con cod 11230: si
trattava della sola testa ottica da montare sul soffietto, in modo da
focheggiare da infinito sino ad un rapporto 1:1.
Col classico disegno Elmar di 4 lenti in 3 gruppi pesa 345g, con
paraluce telescopico a tre stadi, può diaframmare sino a f/22 e
possiede un passo filtri serie VII, poi E55. Naturalmente la testa
ottica non possiede elicoide di messa a fuoco, che avviene tramite
soffietto. Le incisione sul frontale sono di colore bianco.
Dopo il 1976 viene applicata la camma R al soffietto per essere utilizzato con i nuovi corpi, diventando Bellows 16860.
Nel 1978 appare l’obiettivo completo in montatura classica, cod 11232,
con peso di 530g e prodotto sino al 1995: paraluce telescopico in unico
pezzo, passo filtri E55, mdmaf di 60cm, con rapporto di 1:3.
Per rapporti superiori è disponibile l’anello 14262, dotato di propria
ghiera dei diaframmi e con una strombatura che nascondeva quello
dell’obiettivo. Ora la mdmaf diventa 42cm, con rapporto 1:1,6.
Col cod 11234 era possibile acquistare ottica macro e tubo prolunga,
poi sostituito nel 1981 dal Macro Adapter 14256 con identica
funzione del precedente.
Nel 1992 la testa ottica viene ridisegnata per adattarsi al nuovo
soffietto BR2 cod 16880, con tiraggio minimo superiore alla precedente
versione: cod 11270, peso che scende 290g e gruppo ottico che
sporge posteriormente dal barilotto. Le incisioni sul frontale non
possiedono colore
.
L’unione di un’apertura di solo f/4 e di un angolo di campo contenuto
permettono allo schema Elmar di lavorare al meglio, con distorsione e
vignettatura molto ridotte, con magnifica resa ai bordi,
sempre molto uniforme. Curvatura di campo molto ben corretta specie
alle brevi distanze. Contrasto basso a TA ma ottimale a f/8, con
risultati ravvicinati impeccabili anche con il tubo di prolunga.
Gli MTF relativi dimostrano un'eccezionale uniformità di resa su tutto
il fotogramma, sin dalla massima apertura, adatta pertanto a tutti i lavori di riproduzione.
Pur essendo sottostimato rispetto al costoso e notevole Apo Macro
Elmarit 100mm si tratta di un ottimo obiettivo per la fotografia
ravvicinata ma altrettanto valido anche all’infinito:
consigliabile come compagno nella fotografia naturalistica e nella foto
di montagna, per il suo peso ridotto